La questione del corpo femminile ha un peso politico fortissimo. Tutte le forme di oppressione di cui le donne sono state vittime nel corso della storia infatti, hanno a che fare con i loro corpi.
A chi appartiene il corpo delle donne? Per secoli, lo spazio riservato alla donna e al suo essere corporeo, è stato ridotto all’interno del nucleo familiare, con una specifica riguardante il come deve essere e come dovrebbe idealmente comportarsi. Aspettative socio-familiari, prospettive di riproduzione, accudimento del nucleo familiare in quanto legato principalmente all’oggettivazione dei desideri della società, dell’uomo, del patriarcato.
Il corpo della donna come simulacro estetico, come centro di attenzione mediatica, come esposizione e richiesta di determinati canoni estetici, è centrale nelle nostre vite attuali, crea un’ossessione per l’aspetto estetico, per esempio nel voler somigliare a modelli ideali; o farli diventare un riferimento nella visione della propria femminilità esteriore.
Se consideriamo il nostro corpo nelle sue singole parti possiamo renderci conto di quante convinzioni errate, regole tradizionali, culturali e religiose e di ruolo, siano state imposte su ogni parte del nostro corpo e del peso che ha avuto un certo simbolismo di stampo patriarcale.Quarant'anni fa, con l'approvazione della legge sull'interruzione di gravidanza, ci eravamo illuse di aver fatto un vero e proprio salto di civiltà. Eravamo diventate davvero cittadine a pieno titolo, capaci di autodeterminarci: la maternità, adesso, era una libera. Invece ci eravamo illuse. Il corpo delle donne è, adesso come allora, terreno di contesa e di scontro politico.