“Le mani libere” era stato dimenticato per molto tempo e fu solo recentemente riscoperto tra gli scaffali dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD). È stato restaurato dalla Cineteca di Bologna ed è ora disponibile in versione ad alta definizione. "Le mani libere” è un documentario molto poetico che racconta più il sogno che la realtà. Racconta dell’Algeria nascente che si lascia trascinare dai sogni di uno sviluppo armonioso senza ingiustizie sociali e senza dipendenze da altre potenze straniere. Sogna l’Algeria, ma dimentica le sue profonde contraddizioni. Queste contraddizioni sono intraviste in secondo piano dall’obiettivo del regista con una specie di pudore che non mette i difetti in primo piano ma non li nasconde nemmeno. Delicato, bello e poetico, Le mani libere è una vera gemma rimasta nascosta per più di cinquanta anni e oggi riscoperta.