Al santuario di Montevergine la comunità queer partenopea celebra da SECOLI Mamma Schiavona, la "Grande Madre” di femminielli e persone LGBTQ+. Una festa RELIGIOSA, dove le identità, i corpi e i generi sono liberi, bellissimi e auto determinati nella loro non conformità.
SINOSSI
LA CANDELORA A MONTEVERGINE è un progetto fotografico in divenire iniziato nel 2018 e documenta il pellegrinaggio che avviene ogni 2 febbraio al Santuario di Montevergine. La peculiarità del pellegrinaggio è il legame e la devozione che i femminielli napoletani e tutta la comunità queer campana, ha con la Madonna di Montevergine chiamata anche Mamma Schiavona, la mamma di tutti, colei che accoglie e non emargina. Il legame di questo luogo con la comunità LGBTQ+ nasce da molto lontano. La leggenda medievale narra che due ragazzi amanti, scacciati dalla comunità e costretti a morire di freddo, furono salvati dalla Madonna. È interessante sapere inoltre che prima del Santuario di Montevergine sorgeva in quel luogo, un tempio dedicato alla dea Cibele e i sacerdoti a lei devoti, durante il rito si eviravano in segno di sacrificio ballando e suonando tamburi. Dopo secoli, il pellegrinaggio continua e la festa pagana si è fusa con quella cristiana. Il giorno della Candelora, è una celebrazione dai grandi tratti teatrali, è una festa mistica dove si canta e si balla con grande partecipazione emotiva e la comunità queer campana in questo giorno celebra anche sé stessa in nome di una religiosità libera dalle discriminazioni assieme alla bellezza e alla ricchezza della non conformità.
BIO
Alessandro Gattuso (1989) fotografo e filmmaker, si laurea in cinema all’accademia di belle arti di Napoli. Dopo aver vinto nel 2012 la seconda edizione di Fotogrammi del Napolifilmfestival, lavora come fotografo di scena per la compagnia teatrale Teatri uniti. È selezionato dal Premio Combat di Livorno per un’esposizione collettiva con l’istallazione Nello specchio degli occhi altrui, nel 2015 partecipa al progetto MAF mito arte e foto promosso dal comune di Napoli. Il suo primo cortometraggio Por Cuestion di Corazon, girato a Barcellona, vince il primo premio al Festival Omovies e partecipa a diversi festival. Entra a far parte di FILMaP Atelier di Cinema del Reale alla fine del quale realizza il documentario Antonio degli scogli selezionato in diversi festival. Nel 2020 è selezionato per la residenza Suoni e Visioni dell’archivio cinematografico Aamod e dirige il corto Dal giorno finché sera selezionato in numerosi festival e menzione speciale al Loversfilmfestival. Con il progetto fotografico Cosmi, sviluppato all’interno del Laboratorio irregolare 03 diretto da Antonio Biasiucci, si aggiudica il secondo premio al Portfolio Italia 2022, ed espone al Centro di fotografia di Bibbiena, partecipa al Festival di Castelnuovo fotografia 2022 e in diverse Gallerie. Le sue foto sono state pubblicate su I-D Vice, Espresso, la Repubblica e Corriere della sera. La sua ricerca personale è incentrata su tematiche che riguardano l’identità, la biografia e la cultura queer.